VILLAVALLELONGA E LA MADONNA DI CANNETO

Il pellegrinaggio alla Madonna di Canneto ha origini antichissime, risale infatti al 1700 quando Villavallelonga fu travolta dalla seconda ondata dell’epidemia di peste, portata dai briganti in fuga dalla Campania. Fu allora, si racconta, che un uomo della famiglia Serafini contrasse la peste, non riuscendo a guarirne. L’uomo invocò tutti i Santi senza ricevere la grazia della guarigione. Preso dallo sconforto disse alla moglie: “Non so più a quale Santo votarmi, penso che il mio destino sarà quello di morire di questo male”. Quella notte, però, gli apparve in sogno una donna che gli disse: “Se vuoi guarire devi venire a trovarmi a casa mia”. Rispose l’uomo: “Io non ti conosco, non so la strada, come posso venire a trovarti?”. Allora la donna lo prese per la mano sinistra e gli mostrò tutto il tragitto che avrebbe dovuto percorrere. L’uomo svegliatosi il giorno dopo, raccontò il sogno alla moglie e le disse di preparare la bisaccia e il cibo per 5 giorni e si incamminò lungo il sentiero indicatogli dalla donna. Durante il viaggio, l’uomo ebbe qualche momento di incertezza ma un bambino gli fece strada, indicandogli la giusta direzione. Giunse così davanti all’edificio che la donna nel sogno gli aveva indicato come casa sua. Entrando rimase stupefatto nel riconoscere nell’immagine della Madonna la donna che lo aveva guidato fin lì e che gli era comparsa in sogno. In quello stesso momento ricevette la grazia della guarigione: tutte le piaghe sul suo corpo scomparvero. Tornato a casa, raccontò tutto alla moglie che in un primo momento non volle credergli e si convinse della grazie ricevuta, solo dopo aver visto la pelle priva di piaghe della peste. L’uomo fece allora un voto: ripercorrere lo stesso tragitto ogni anno per andare a trovare la donna, la Madonna di Canneto. Così è stato nel passato e così è ancora oggi.

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